Gli inviati speciali Lodi G. Gyari e Kelsang Gyaltsen.
Il Kalon Tripa accetta le dimissioni degli inviati speciali Lodi Gyari e Kelsang Gyaltsen. Il leader tibetano ribadisce il suo impegno per la politica della Via di Mezzo
3 Giugno 2012 02:30 – COMUNICATO STAMPA
Il Kalon Tripa Dr. Lobsang Sangay, capo della Central Tibetan Administration, ha accettato, a malincuore, le dimissioni dell’inviato speciale di Sua Santità il Dalai Lama Lodi G. Gyari e dell’inviato Kelsang Gyaltsen. Le dimissioni sono effettive dal 1 ° giugno 2012. L’inviato speciale Lodi Gyari, assistito da Kelsang Gyaltsen, ha guidato il team tibetano in nove tornate di colloqui con i rappresentanti del governo cinese a partire dal 2002. L’ultimo incontro con la parte cinese ha avuto luogo più di due anni fa, nel gennaio 2010. Nonostante il desiderio di Mr. Gyari di dimettersi nel mese di aprile 2011, i due inviati sono stati invitati dal Kalon Tripa eletto, Dr. Lobsang Sangay, a proseguire gli sforzi per raggiungere i loro omologhi cinesi Gli inviati hanno incontrato il Kalon Tripa e lo hanno tenuto informato in ben dodici diverse occasioni dal maggio 2011. Nel corso della riunione della Task Force il 30-31 Maggio 2012 a Dharamsala, gli inviati hanno espresso la loro frustrazione per la mancanza assoluta di risposta positiva da parte cinese e hanno presentato le loro dimissioni al Kalon Tripa. “Dato che il deterioramento della situazione in Tibet dal 2008 conduce ai casi crescenti di auto-immolazioni di tibetani, siamo costretti a presentare le nostre dimissioni. Inoltre, il Fronte Unito non ha risposto positivamente al Memorandum sulla effettiva autonomia del popolo tibetano presentato nel 2008 e alla sua Nota nel 2010. Uno dei principali interlocutori cinesi nel processo di dialogo ha addirittura sostenuto abrogazione per i tibetani dello status di minoranza, come previsto dalla costituzione cinese, altro elemento che sembra togliere base per l’autonomia. In questo particolare momento, è difficile avere un dialogo sostanziale ” hanno dichiarato i due inviati nella loro lettera di dimissioni. “Ho conosciuto sia l’inviato speciale Lodi G. Gyari e sia Kelsang Gyaltsen per molti anni. Hanno lavorato molto duramente in circostanze difficili e fatto seri sforzi per portare avanti il processo del dialogo e risolvere la questione del Tibet in pace. I loro contributi nel corso della loro decennale dirigenza della squadra tibetana negoziale sono stati inestimabili. Il Kashag continuerà a fare affidamento su di loro per i loro saggi consigli. Rimarranno come membri anziani del team Task Force”, ha detto Kalon Tripa Dr. Lobsang Sangay. Il Kashag invita Pechino ad accettare il Middle Way Approach, che cerca una reale autonomia per i tibetani in seno alla Repubblica Popolare Cinese (RPC) e nel quadro della Costituzione cinese. Questa, secondo il Kashag, è una proposta dove tutti sono vincitori, che contribuisce all’unità del PRC, alla stabilità all’armonia e alla sua ascesa pacifica nel mondo. La Task Force tibetana sui negoziati sarà ampliata e si riunirà nuovamente nel mese di dicembre 2012, per discutere della transizione della leadership cinese con la speranza di continuare a dialogare con i nuovi dirigenti cinesi per risolvere la questione del Tibet in pace. La leadership tibetana rimane fermamente impegnata nella non-violenza e nel Middle-Way Approach, e crede fermamente che l’unico modo per risolvere la questione del Tibet sia attraverso il dialogo. La leadership tibetana considera la sostanza della questione come elemento primario e il processo come elemento secondario, ed è pronta a impegnarsi in un dialogo significativo, ovunque e in qualsiasi momento.
Il Kashag 3 giugno 2012